
Bansin
nasce nel
1907 in Via Venezia n° 49 a Rapallo per merito e acume di
Amedeo Macchiavello, la cui foto troneggia ancora oggi sopra il banco bar a dare
il benvenuto agli avventori del locale.
Quando Bansin nasce, la dicitura "Antica
osteria con uso di cucina", che campeggia ancora oggi sull'insegna del locale
e sul logo dello stesso, stava a significare che inizialmente i rapallini che
scendevano a lavorare a Rapallo, per la pausa pranzo si potevano portare il pignattino
da casa e potevano andare da Bansin per scaldarsi il pasto consumando nel locale
solo pane e vino.
In seguito il locale ha assunto le caratteristiche classiche
della trattoria e grazie all'impegno del nipote di Macchiavello, "Ninni"
Gabriele, e ai due soci Forzanini e Vaccaro, ha raggiunto la fama e la notorietà
che ha ancora oggi, sfornando piatti tipi e la famosa
farinata.
In
quel periodo tra i tanti avventori si poteva notare, nel lontano 1922,
Ernest
Hemingway, inviato speciale per il trattato russo-tedesco e
Ezra Pound
che ha sottolineato nei suoi scritti l'onore per la trattoria e per i suoi piatti
tipici.
In epoca più recente a partire dai primi anni '90, grazie alla
rassegna "Palco sul mare Festival", sono stati molti gli ospiti illustri
che prima di esibirsi sul prestigioso palco, sono stati graditi ospiti del locale.
Nel 1990 i vecchi gestori hanno passato la mano, e a gestire Bansin sono subentrati
Italo Monfé e Pietro Parma. La formula del locale, però, è
rimasta invariata, mantenendo al primo posto i pitti ed i sapori della tipica
cucina ligure.
Dal 1999, a causa di uno sfratto, l'osteria si è spostata,
per fortuna sempre nella stessa Via Venezia, ma al civico n° 105, dove tuttora
si trova.